Ecco il sommario in italiano delle nostre notizie dal mondo dei beni culturali ebraici in Europa — Buona lettura!
Auguri di Pesach da JHE (virtuali e non)!

15 aprile 2022
Con i piatti per il Seder di Pesach ricchi di colori esposti nel piccolo museo ebraico di Pitigliano, nel sud della Toscana, auguriamo ai nostri lettori una Pesach gioiosa e piena di significato, sia che quest’anno la celebriate virtualmente o di persona.
La Pasqua ebraica è la festività della libertà, e l’aspra lotta per la libertà in corso in Ucraina, così come la nostra tanto agognata libertà dalla pandemia, saranno sicuramente nei nostri pensieri!
Chag Sameach!
Clicca qui per leggere il nostro articolo di Pesach dell’anno scorso, con link, foto e storie
Ungheria/Serbia: due mostre gemelle sull’architetto Lipót Baumhorn sono attualmente allestite nelle sue imponentisinagoghe di Szeged e Novi Sad
14 aprile 2022

Due mostre gemelle sul lavoro di Lipót Baumhorn, l’architetto di sinagoghe più prolifico d’Europa prima della Seconda guerra mondiale, sono attualmente in corso a Szeged, in Ungheria e a Novi Sad, in Serbia, allestite in due delle sue sinagoghe più imponenti.
Le mostre, in corso dal 3 aprile al 30 maggio a Szeged e dal 4 aprile al 7 giugno a Novi Sad, sono presentate sotto il titolo congiunto di “Architecture of Devotion – The Buildings of Lipót Baumhorn in Novi Sad and Szeged” (“Architettura della Devozione – Gli edifici di Lipót Baumhorn a Novi Sad e Szeged”, in italiano) e fanno parte di una serie di mostre che hanno celebrato il 160° anniversario della nascita di Baumhorn, avvenuta nel 1860 (quest’anno si celebra invece il 90° anniversario della sua morte, avvenuta nel 1932).
Organizzate dal Centro di Documentazione del Museo ungherese di Architettura e Protezione dei Monumenti in collaborazione con le comunità ebraiche di Szeged e Novi Sad, le mostre presentano raro materiale d’archivio, come piani di costruzione e altri documenti, insieme a nuove immagini degli edifici di Baumhorn, scattate dalla fotografa Krisztina Bélavári.
Save the Date: la conferenza “New Realities of Jewish Heritage”, dal 26 al 27 giugno, celebrerà il decimo anniversario di JHE
12 aprile 2022
A giugno si terrà una conferenza internazionale per celebrare il decimo anniversario di Jewish Heritage Europe.
Intitolata “New Realities of Jewish Heritage” (“Nuove Realtà del Patrimonio Ebraico”, in italiano), la conferenza si svolgerà dal 26 al 27 giugno presso il Museo Ebraico della Galizia, a Cracovia, durante l’annuale Festival della Cultura Ebraica di Cracovia.
Le sessioni si concentreranno su questioni legate al patrimonio ebraico, includendo strategie, sfide e rilevanza, nonché al patrimonio ebraico e le arti, inclusa la fotografia. Ci sarà anche una sessione speciale sull’Ucraina e l’impatto della guerra.
La conferenza è organizzata dal Museo Ebraico della Galizia, dal Taube Center for Jewish Life and Learning, e da Jewish Heritage Europe, in collaborazione con la Fondazione per la Conservazione del Patrimonio Ebraico in Polonia (FODZ) e in associazione con il Festival della Cultura Ebraica di Cracovia.
La conferenza sarà trasmessa in streaming (i dettagli verranno pubblicati più avanti), ma speriamo di potervi vedere di persona, se ce la farete!
Nuovo saggio “Have Your Say”: Alla ricerca dello Shtetl e l’impatto della guerra in Ucraina sugli studi sulla Shoah
11 aprile 2022

Nel nostro nuovo saggio personale della sezione “Have Your Say”, Magdalena Waligórska solleva importanti domande circa l’impatto che la guerra in Ucraina ha nel campo degli studi sulla Shoah, e sulla memoria stessa dell’Olocausto.
Magdalena Waligórska guida un team di studiosi internazionali in un progetto volto a studiare ciò che accadde negli ed agli ex shtetl dell’Europa orientale dopo che la Shoah li ha lasciati privi dei loro residenti ebrei.
Nel suo saggio, intitolato “In Search of the Lost Shtetl” (“Alla ricerca dello Shtetl Perduto”, in italiano), descrive il progetto e riflette anche sull’inevitabile e drammatico impatto che la guerra in Ucraina avrà non solo sul suo progetto, ma sulla ricerca sulla Shoah e sulla memoria in generale.
“Con la nuova guerra, le nuove atrocità contro i civili e un nuovo trauma collettivo, la Seconda guerra mondiale svanirà nella memoria collettiva, perderà la sua importanza centrale nella cultura della memoria, sarà sovrascritta dall’esperienza delle nuove generazioni di ucraini che soffrono nella guerra in corso”, scrive. “La nuova guerra riconfigurerà il modo in cui la Seconda Guerra Mondiale sarà ricordata, ma anche scritta”.