Ecco il sommario in italiano delle nostre notizie dal mondo dei beni culturali ebraici in Europa — Buona lettura!
Polonia: Inizia oggi! Conferenza internazionale “Colmare i divari. Rottura e continuità nella storia ebraica polacca”
22 maggio 2022

Molti contenuti della conferenza internazionale “Bridging Divides. Rupture and Continuity in Polish Jewish History”, che in italiano si traduce in “Colmare i divari. Rottura e continuità nella storia ebraica polacca”, si legano a quelli che trattiamo su JHE, e sono di interesse per i nostri lettori. Questa conferenza internazionale si svolgerà presso l’Istituto Storico Ebraico Emanuel Ringelblum di Varsavia (ZIH), ma sarà anche trasmessa in diretta streaming su YouTube.
La conferenza si terrà in onore del 75° anniversario del ZIH, in collaborazione con l’Archivio Fortunoff dell’Università di Yale ed il Centro Emil A. e Jenny Fish per gli studi sulla Shoah e i Genocidi della Yeshiva University.
La conferenza inizierà oggi alle 17 italiane, ed è previsto un ricco programma per martedì e mercoledì. Giovedì è in programma una visita guidata alla Varsavia ebraica, e alle 11.30 si terrà la chiusura della conferenza.
È venuto a mancare il rabbino Abraham Ginsberg, direttore esecutivo del Comitato per la Conservazione dei Cimiteri Ebraici in Europa (CPJCE)
19 maggio 2022

Apprendiamo con profonda tristezza della recente scomparsa del rabbino Abraham Ginsberg, direttore esecutivo del Comitato per la Conservazione dei Cimiteri Ebraici in Europa (CPJCE), con sede a Londra. Rav. Ginsberg era nato a Londra nel 1968, e la sua morte, dovuta ad una breve ma grave malattia, è stata annunciata questo mese dal CPJCE.
Rav. Ginsberg ha dedicato il suo lavoro alla preservazione, protezione e mantenimento dei cimiteri ebraici e delle fosse comuni della Shoah in diversi paesi europei, nel rispetto della Halacha, l’insieme delle norme religiose ebraiche. Negli ultimi anni, il rabbino Ginsberg aveva lavorato a stretto contatto con l’European Jewish Cemeteries Initiative (ESJF), conducendo indagini rabbiniche, fornendo consigli e cooperando con le autorità locali e nazionali.
All’inizio degli anni 2000, Rav. Ginsberg è stato coinvolto nella creazione di un memoriale dal grande valore simbolico nel luogo dove sorgeva il campo di sterminio nazista di Belzec, nel sud-est della Polonia, inaugurato nel 2004. Inoltre, Rav. Ginsberg ha preso parte a due conferenze internazionali co-organizzate da JHE: la conferenza del 2013 a Cracovia sulla gestione del patrimonio ebraico immobile e la conferenza del 2015 a Vilnius sui cimiteri ebraici.
Che la sua memoria sia di benedizione!
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Mazel tov a Steven D. Reece della Matzevah Foundation, destinatario di una borsa Fulbright per un progetto sui cimiteri ebraici in Polonia
18 maggio 2022

Mazel tov all’amico di JHE Steven D. Reece, destinatario di una borsa Fulbright per un progetto volto a “esplorare e sviluppare un modello di gestione culturale volto a riunire i diversi gruppi che attualmente si occupano e restaurano i cimiteri ebraici in Polonia”. La sua borsa sarà in vigore per l’anno accademico 2022-2023 e sarà condotta attraverso l’Università di Stettino, in Polonia, e la Facoltà di Lettere.
Steven, che è pastore battista, ha lavorato a lungo per restaurare e mantenere i cimiteri ebraici in Polonia come presidente della Matzevah Foundation (TMF), una ONG con sede negli Stati Uniti. Alla base del suo lavoro c’è l’idea che i cimiteri ebraici trascurati in Polonia rappresentino dei luoghi di riconciliazione, ossia degli spazi in cui ebrei, cristiani e persone non religiose si riuniscono collaborando al loro restauro.
Steven è uno degli oltre 800 cittadini statunitensi che condurranno ricerche e/o insegneranno all’estero per l’anno accademico 2022-2023 attraverso il programma Fulbright. Il programma Fulbright è finanziato attraverso uno stanziamento annuale effettuato dal Congresso degli Stati Uniti all’Ufficio per gli affari educativi e culturali del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.
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Polonia: Mazel tov ai destinatari del Premio Memoriale Irena Sendler e del Premio Maria e Łukasz Hirszowicz, per l’attivismo nell’ambito del patrimonio ebraico
17 maggio 2022

Mazel tov ai destinatari di due premi che onorano gli attivisti del patrimonio ebraico in Polonia. Si tratta di Tomasz Kuncewicz, direttore dell’Auschwitz Jewish Center Foundation a Oświęcim, la città nel sud della Polonia dove i nazisti costruirono il campo di sterminio di Auschwitz, del Prof. Andrzej Żbikowski, e del Centro didattico e museale “Świętokrzyski Shtetl” nella cittadina di Chmielnik, che prima della Shoah aveva una popolazione ebraica dell’80%.
Tomasz Kuncewicz ha ricevuto l’Irena Sendler Memorial Award 2022, un premio assegnato ogni anno dal 2008 da Taube Philanthropies per onorare le persone “che sono state esemplari nel preservare e rivitalizzare il patrimonio ebraico in Polonia”. Kuncewicz è stato premiato per la “leadership visionaria” dell’Auschwitz Jewish Center Foundation sin dalla sua fondazione nel 2000.
Il Prof. Andrzej Żbikowski e il centro didattico e museale “Świętokrzyski Shtetl”, situato nell’ex sinagoga di Chmielnik, hanno invece ricevuto il premio Maria e Łukasz Hirszowicz 2021, conferito dall’Istituto Storico Ebraico (ZIH) di Varsavia.
Żbikowski, storico eminente nonché direttore del Dipartimento Scientifico dell’Istituto Storico Ebraico, ha ricevuto il premio come riconoscimento dei suoi risultati accademici, mentre il Centro didattico e museale “Świętokrzyski Shtetl” lo ha ricevuto nel campo della commemorazione.
Nuovo saggio personale della nostra rubrica “Have Your Say”, ad opera di Eugene Kotlyar: “Al sicuro in luoghi ebraici – Il viaggio di un ricercatore ebreo, ora rifugiato nell’Ucraina devastata dalla guerra”
16 maggio 2022

Eugeny Kotlyar, storico dell’arte e ricercatore nell’ambito del patrimonio ebraico, nonché professore all’Accademia Statale di Design e Arti di Kharkiv, è uno dei milioni di rifugiati ucraini, essendo stato costretto a fuggire a Leopoli dalla sua casa di Kharkiv dopo i bombardamenti dell’esercito russo sulla città.
Nel suo significativo saggio personale Eugeny descrive il suo viaggio attraverso l’Ucraina, che ha portato lui e la sua famiglia ad attraversare i suoi luoghi ebraici preferiti, sui quali aveva condotto ricerche e scritto per anni: gli ex shtetl che un tempo furono la dimora di storici Tzaddikim.
Nel suo articolo, Eugeny riflette su come si sentisse in qualche modo al sicuro in questi luoghi, che rievocano la storia e il patrimonio ebraico, e del potere predominante dei saggi.
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