
Ecco il sommario settimanale in italiano delle nostre notizie dal mondo dei beni culturali ebraici in Europa — Buona lettura!
Vino, erbe, pesce, matzah… e Zoom… auguri virtuali di Pesach da JHE!
26 marzo 2021

Auguri di cuore da JHE per una gioiosa Pesach (con Seder, virtuali o no, pieni di piatti deliziosi e vivaci storie e conversazioni).
Pesach celebra la libertà, ma molti di noi, se non la maggioranza, celebreranno anche quest’anno un Seder sotto le restrizioni dovute alla pandemia.
Durante tutto il periodo di Pesach mangiamo matzot, mentre al seder beviamo quattro bicchieri di vino e inzuppiamo delle erbe in acqua salata. Molti menù del Seder includono anche piatti a base di pesce (soprattutto il gefilte fish nelle case ashkenazite).
L’anno scorso, abbiamo postato una serie di link a risorse online su Pesach che potessero aiutarvi a godervi la festività, e ad imparare su questa. Quest’anno invece vi proponiamo alcune immagini di installazioni del tavolo del Seder, di luoghi per fare le matzot, e altre immagini che raffigurino pesci, acini d’uva e erbe (o almeno vegetazione) che troviamo nei beni culturali ebraici immobili.
Clicca qui per leggere l’articolo integrale in inglese ed ammirare le immagini legate a Pesach
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Pubblicata la newsletter mensile di marzo di Jewish Heritage Europe
24 marzo 2021
Anche durante la pandemia, i lavori al patrimonio ebraico non si fermano. Sono molte le notizie di questo mese, provenienti da Francia, Croazia, Italia, Bielorussia, Gran Bretagna, Bosnia-Erzegovina, Germania, Lituania, Ucraina, Polonia e molto altro. Abbiamo anche un nuovo saggio personale nella rubrica “Have Your Say” sul patrimonio ebraico in Africa, scritto dal fotografo Jono David.
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Polonia: il destino di un’ex sinagoga del distretto di Fordon a Bydgoszcz è incerto dopo la seconda mancata vendita all’asta
24 marzo 2021

Il destino della sinagoga ottocentesca di Fordon, un distretto di Bydgoszcz, Polonia settentrionale, rimane incerto in seguito alla seconda asta andata vuoto negli ultimi mesi. Una terza asta è stata pianificata, forse più avanti questa primavera.
L’Ufficio delle Tasse di Bydgoszcz ha messo la sinagoga all’asta a novembre, con un prezzo iniziale di 947.000 złoty (circa €205.000). Data la mancanza di offerte, la sinagoga è tornata all’asta all’inizio di marzo per 662.900 złoty (circa €143.000), ma anche questa volta nessuno ha avanzato un’offerta.
La sinagoga si trova all’asta a causa di alcuni debiti non pagati dal suo ex proprietario, la Fondazione Università Casimiro il Grande, oggi non più attiva e non legata all’università.
Costruita in stile neoclassico nel 1827-1828, la sinagoga è rimasta attiva fino al 1939. Durante l’occupazione nazista fu utilizzata come cinema, uso continuato anche sotto il comunismo, fino al 1988. Restituita alla Fondazione per il patrimonio ebraico, la sinagoga ha cambiato proprietario diverse volte, ed avuto diversi lavori di restauro.
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Polonia: un nuovo memoriale della Shoah a Gorlice ha la forma di una stella di David e utilizza lapidi ebraiche salvate, con la traduzione dei loro epitaffi
21 marzo 2021

Un nuovo e notevole memoriale della Shoah a Gorlice, nella Polonia meridionale, consiste in una struttura a forma di stella di David che conserva numerose lapidi ebraiche e frammenti, e include anche la traduzione di molti epitaffi. Le lapidi e i frammenti all’interno del monumento provengono dalle scoperte fatte sul sito di un Bet Midrash chassidico demolito in città nel 2016.
Chiamato Sidur Przechodniów, ossia Siddur dei passanti, il nuovo monumento si trova all’ingresso del cimitero ebraico, e rappresenta il pezzo forte di un progetto più ampio relativo al patrimonio e la storia ebraica di Gorlice, chiamato “Past/Future – Jewish History Saved”. Questo progetto, dal valore di 360.000 złoty (€78.000), è stato portato avanti in partnership con la Società di Gorlice, con sede negli Stati Uniti, e con 105.000 złoty (€23.000) dal Ministero degli Esteri polacco.
Il cimitero ebraico è classificato come monumento e risale al 1800 circa. Devastato durante la Seconda guerra mondiale, con lapidi rimosse per costruzioni, il cimitero, con circa 500 matzevot conservate, è oggi ben mantenuto e recintato.