Riguarda gli interventi (e la discussione) della conferenza “Nuove Realtà del patrimonio ebraico”, svoltasi a Cracovia il 26-27 giugno per celebrare i dieci anni di Jewish Heritage Europe
Tenutasi a Cracovia il 26-27 giugno scorsi, la conferenza “New Realities of Jewish Heritage” è stata l’occasione per celebrare il nostro decimo anniversario. La conferenza si è svolta nel contesto del Festival annuale della cultura ebraica di Cracovia, ed ha avuto luogo nei locali del Museo Ebraico della Galizia, situato nello storico quartiere ebraico di Kazimierz.
I due giorni di conferenza sono iniziati nel pomeriggio del 26 giugno, con una sessione che ha visto come protagonista la direttrice di JHE Ruth Ellen Gruber, in conversazione con Edward Serotta (direttore di Centropa) e il Prof. Jonathan Webber. La sessione d’apertura è stata l’occasione per riflettere sugli oltre trent’anni di impegno di Ruth nel campo dei beni culturali ebraici in Europa, anche attraverso gli anniversari di due suoi libri: “Jewish Heritage Travel” (1992, prima edizione) e “Virtually Jewish: Reinventing Jewish Culture in Europe” (2002).
In seguito, nella prima giornata di conferenza, si sono svolte altre due sessioni. La prima sulla situazione in Ucraina, moderata dal fotografo Jason Francisco e con la partecipazione di Sofia Dyak del Lviv Center for Urban History, e la scrittrice Vira Baldyniuk. La seconda, invece, sulle vecchie sfide e le nuove soluzioni nell’ambito dei beni culturali ebraici, moderata da Victor Sorenssen, direttore dell’AEPJ, e con la partecipazione di Anna Szentgyörgyi, project manager di Rediscover, il Prof. Samuel D. Gruber, presidente dell’International Survey of Jewish Monuments, e Jakub Nowakowski, direttore del Museo Ebraico della Galizia.
Guarda il video del primo giorno:
La seconda ed ultima giornata di conferenza, invece, ha avuto due sessioni la mattina, e tre il pomeriggio. La prima sessione della mattina si è incentrata sul patrimonio ebraico e l’educazione, ed ha visto come oratori Marta Eichelberger Jankowska del Centro Taube, David Kraus, ricercatore al Museo Ebraico di Praga ed Edward Serotta, direttore di Centropa, moderato da Sofia Dyak. La seconda sessione mattutina, invece, ha trattato il tema dei beni culturali ebraici e l’arte, e vi hanno partecipato come oratori Shaul Bassi, direttore di Beit Venezia, l’artista Gabi von Seltmann e la fondatrice di ArteinMemoria, Adachiara Zevi, moderati dalla storica, architetta ed artista Natalia Romik.
Nel pomeriggio, i lavori si sono aperti con una sessione sulle strategie legate alla protezione, al restauro, all’uso, e al mantenimento dei beni culturali ebraici. Moderata da Samuel D. Gruber, la sessione ha visto la partecipazione di Maroš Borský, direttore dello Slovak Jewish Heritage Center di Bratislava, Piotr Puchta, direttore del FODZ, e Johannes Reiss, direttore del Museo Ebraico Austriaco di Eisenstadt. La seconda sessione è stata dedicata ai fotografi del patrimonio ebraico, moderata da Jason Francisco, e con la partecipazione di Mátyás Király, amministratore dell’account Instagram “Abandoned Jewish Memories”, Rudolf Klein, fotografo e professore universitario, e l’artista e fotografa Monika Krajewska.
Infine, la sessione di chiusura è stata dedicata al patrimonio ebraico e a chi questo si rivolga, specie nei paesi nei quali le comunità ebraiche sono assenti o decimate. Moderata da Michael Mail, direttore esecutivo della Foundation for Jewish Heritage, ad intervenire sono stati Lilian Grootswagers, presidente del comitato consultivo della Future for Religious Heritage, Michał Laszczkowski, direttore dell’Istituto Nazionale per la Conservazione dei Monumenti in Polonia, e Susanne Urban, ex executive manager della ShUM-Cities Association.
Guarda il video della seconda giornata:
La conferenza è stata organizzata dal Museo Ebraico della Galizia, dal Centro Taube per la vita e l’educazione ebraica e da Jewish Heritage Europe, in collaborazione con la Fondazione per la conservazione del patrimonio ebraico in Polonia (FODZ) e in associazione con il festival della cultura ebraica di Cracovia.