Il sito tuzlanski.ba ha riportato una notizia secondo la quale un gruppo di ragazzi appartenenti al movimento giovanile della locale comunità islamica, guidata da imam del luogo, ha organizzato la pulizia del cimitero ebraico di Tuzla, in Bosnia Erzegovina.
L’articolo del tuzlanski.ba menziona il fatto che l’iniziativa ha avuto luogo il 28 aprile scorso, in occasione del Giorno della Moschea, descrivendola come un’“azione meravigliosa e socialmente utile”.
Il cimitero, registrato l’anno passato come monumento nazionale del paese, è stato fondato nella seconda metà del XIX secolo, e si trova ai bordi di una strada nella periferia della città, nel distretto di Boric.
Secondo l’Istituto per la Protezione e l’Uso del Patrimonio Culturale, Storico e Naturale della provincia di Tuzla, il cimitero copre un’area di 2.760 metri quadrati, e contiene circa 161 lapidi. Sempre secondo la stessa fonte, le lapidi più antiche del cimitero sono riconducibili agli anni 1868, 1892, 1894 e 1897, mentre la più recente risale al 2017. Non a caso, Tuzla è ancora oggi sede di una piccola comunità ebraica, che utilizza ancora questo luogo per le sepolture.
Fino a circa due anni fa, il cimitero appariva incolto ed in uno stato di elevata trascuratezza, mentre a partire dalla registrazione come monumento nazionale, la situazione sembra essere migliorata, grazie ad una costante manutenzione (per vedere delle foto recenti, cliccare QUI).
L’indagine sui beni culturali ebraici in Bosnia ed Erzegovina, pubblicata nel 2011 dalla U.S Commission for the Preservation of America’s Heritage Abroad, riporta come all’epoca il cimitero apparisse come
“un luogo discretamente ben conservato, anche se mal mantenuto. La parte centrale è relativamente pulita, ma le zone periferiche appaiono completamente coperte di vegetazione. Il cimitero è recintato, ed è provvisto di cancello. Le iscrizioni delle lapidi sono in ebraico, ladino, tedesco e serbo-croato”.
Un’ulteriore documentazione del cimitero, portata avanti nel 2017 dall’Istituto per la Protezione e l’Uso del Patrimonio Culturale, Storico e Naturale della provincia di Tuzla, dichiarò il cimitero in stato di semi-abbandono e ricoperto di vegetazione, con alcune lapidi a rischio di caduta. Il report affermava inoltre che: “le lapidi sono scarsamente visibili, a causa del fatto che il cimitero non è mantenuto, e ricoperto di vegetazione”.
Infine, alcune delle fotografie pubblicate nel report del 2017 sul sito dell’Istituto, mostrano come l’unica recinzione fosse fatta di filo spinato.
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Clicca qui per leggere l’articolo pubblicato dal sito Tuzlanski.ba [in bosniaco]
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