Ecco il sommario in italiano delle nostre notizie dal mondo dei beni culturali
Riflettori su Malta: la Fondazione Tayar si propone di tutelare i tre cimiteri ebraici di Malta e promuovere la cultura e la memoria ebraica nell’isola
A JHE abbiamo lanciato una nuova sezione, intitolata “Spotlight”, che consiste in articoli che esplorano più a fondo la storia di siti specifici del patrimonio ebraico e/o mettono in luce il lavoro di singoli individui, ONG, progetti, ecc.
Nel nostro primo articolo della sezione, il collaboratore di JHE, Michele Migliori, si concentra sulla Tayar Foundation a Malta, fondata alla fine del 2019 con l’obiettivo di tutelare i tre cimiteri ebraici di Malta e promuovere la cultura, il patrimonio e la memoria ebraica nell’isola.
Malta vanta una ricca storia ebraica, che risale ai tempi dei Fenici. Attualmente, si stima che vivano lì solo circa 100-300 ebrei. La rilevanza della sua storica popolazione ebraica è sottolineata dalla presenza di tre cimiteri ebraici, il più antico dei quali risale al 1784, anche se una menorah scolpita nelle Catacombe di San Paolo e Santa Agata a Rabat attesta l’esistenza di una comunità ebraica nell’arcipelago maltese sin dall’epoca romana.
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Italia: la sinagoga di Siena è stata selezionata come finalista per la lista dei “Sette luoghi più a rischio” di Europa Nostra
1° febbraio 2024
La sinagoga settecentesca di Siena, danneggiata da un terremoto un anno fa, è stata inserita tra gli 11 siti del patrimonio minacciati in Europa che sono stati selezionati per il programma “Seven Most Endangered”, i “Sette luoghi più a rischio” di Europa Nostra per il 2024.
Situata a pochi passi da Piazza del Campo, la sinagoga è stata inaugurata nel 1786 come estensione di untempio precedente, seguendo il progetto di Giuseppe del Rosso. Dopo il terremoto, la sinagoga è stato chiusa sia per le preghiere che per le visite, anche se l’edificio della sinagoga, che ospita un piccolo museo ebraico, rimane aperto.
Il terremoto nel febbraio 2023 ha causato danni strutturali alla volta della sinagoga, inclusi i muri e il tetto, che rimangono strutturalmente instabili. A settembre, la comunità ebraica di Firenze, di cui la piccola comunità di Siena è una sezione, ha avviato una campagna di raccolta fondi cercando di raccogliere un totale di €368.000 per il restauro.
I “Sette luoghi più a rischio” è un programma di sensibilizzazione gestito da Europa Nostra in collaborazione con l’Istituto della Banca Europea per gli investimenti. Ha anche il sostegno del programma Europa Creativa dell’Unione europea. Lanciato nel 2013, fa parte di una campagna della società civile per salvare il patrimonio culturale in pericolo in Europa. Fornisce una sovvenzione di €10.000 per ogni sito elencato.
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Repubblica Ceca: la sinagoga di Budyně nad Ohří, vicino a Terezin, è stata completamente restaurata e aprirà presto come centro culturale e religioso

29 gennaio 2024
La sinagoga a lungo abbandonata di Budyně nad Ohří, a circa 50 km a nord di Praga, vicino al Memoriale di Terezin, è stata restaurata e aprirà presto come centro culturale e religioso. La facciata brilla nei colori originali crema e blu, e l’interno ha un Aron HaKodesh completamente ricostruito e altri arredi.
Riconosciuta come monumento culturale dal Ministero della Cultura della Repubblica Ceca, la sinagoga fu originariamente costruita in legno all’inizio del Settecento e fu ricostruita in mattoni all’inizio dell’Ottocento, in stile tardo neoclassico con una facciata tardo rococò. È stata utilizzata per i servizi religiosi fino a quando la comunità è stata annientata durante la Shoah. Dopo la guerra è stata utilizzata come magazzino.
Il restauro, iniziato nel 2019, è stato effettuato dalla città, proprietaria dell’edificio, con un finanziamento principale di oltre €852.000 proveniente dai fondi dell’EEA/Norvegia, che coprono circa il 90 percento del costo totale.
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PROSSIMI EVENTI DA NON PERDERE
Una mostra di fotografie arricchite d’arte di Dmytro Polyukhovich basate sulle incisioni delle lapidi secolari nel cimitero ebraico di Sataniv. Le immagini si concentrano su dettagli specifici dell’iconografia scolpita, che combina tradizione religiosa con arte popolare, quali motivi floreali, animali (e creature immaginarie), simboli, allegorie religiose e altro ancora.
La mostra “A Sacred Space: Synagogue Architecture and Identity” (Uno spazio sacro: Architettura e identità delle sinagoghe, in italiano), che durerà fino al 7 marzo 2024, espone un’ampia selezione di stampe rare raffiguranti sinagoghe storiche, curata da Samuel D. Gruber e Sharon Liberman Mintz.
Fino al 24 marzo, 32° edizione delle Giornate Culturali Ebraico-Israeliane in Turingia, Germania
A partire dal 6 marzo, ci saranno oltre 60 eventi, tra cui letture, concerti, conferenze, visite guidate, workshop e proiezioni cinematografiche, organizzate in 14 diverse città dello stato tedesco della Turingia. La Comunità Ebraica dello stato della Turingia gestisce il festival insieme all’Associazione di Sostegno per la Cultura Ebraico-Israeliana in Turingia.
Fino al 31 marzo, mostra “Sinagoghe Invisibili”, Hrádek nad Nisou, Repubblica Ceca
L’ultima edizione della mostra ‘Neviditelné Synagogy — Sinagoghe Invisibili’, fotografie di Štěpán Bartoš. Bartoš fotografa gli spazi vuoti nella Repubblica Ceca dove un tempo sorgevano sinagoghe distrutte e aggiunge una silhouette della sinagoga distrutta.
Presentando una selezione di quasi 150 immagini provenienti da varie fonti, questa mostra fotografica ricrea la storia di Salonicco dalla seconda metà del XIX secolo alla fine della Prima Guerra Mondiale.
Nel 2020, su JHE abbiamo avuto il privilegio di ospitare una mostra online delle opere dell’artista polacca Monika Krajewska, tratte dal suo straordinario ciclo di opere di carta intitolato “Burning”, una commemorazione della distruzione fisica della Shoah. Dal 14 gennaio al 30 aprile, 31 opere della mostra “Burning” della Krajewska saranno esposte a Radom. Lo scorso autunno, la stessa mostra è stata organizzata dal Museo POLIN di storia degli ebrei polacchi di Varsavia.